E’ arrivato anche per me il momento di scrivere la pagina “About”. Senza dubbio a tutti piace sapere qualcosa di più delle persone con cui ci si relaziona, sapere chi sta dietro ad un lavoro e cosa lo ha spinto a scegliere una determinata attività, cosa lo muove e perchè. Quindi eccomi qui, pronta a presentarmi, e se vi siete mai chiesti “Chi c’è dietro a Pappalardella?” questa è sicuramente la pagina del blog giusta.
Chi è Giulia?
Il mio nome completo è Giulia Bondio, sono nata nel 1998 a Brescia e qui ho sempre vissuto. Nella vita studio medicina (V anno) e questo basta ad assorbire gran parte delle mie giornate ed energie.
Nel tempo libero mi piace mettere il naso fuori di casa, vedere cose nuove, organizzare viaggi e creare nuovi ricordi. Oltre a viaggiare, la mia grande passione è indubbiamente la cucina. Mi piace assaggiare, mi piace sperimentare e provare cose nuove (no, non ho assaggiato gli scorpioni in Thailandia, ho un limite anche io). Il tutto si concilia benissimo, perchè cosa c’è di meglio che addentare un panino al Camembert guardando la Tour Eiffel o mangiare un Pad Thai in una ciotola di cocco dall’altra parte del mondo?
E Pappalardella?
Pappalardella è – chiaramente – un blog di cucina. Nasce nell’aprile 2021, dopo essere stato nel limbo dei miei dubbi per oltre un anno.
Quando ho iniziato l’università ho promesso a me stessa che non avrei smesso di fare quello che amo per studiare, mi sono detta che avrei trovato un equilibrio. Complice il famigerato Covid, purtroppo fra il 2020 e il 2021 è stato difficile riuscire a conciliare tutto e trovare uno spazio che fosse solo mio. Così ho deciso di creare questo blog, di dedicare il mio tempo libero a qualcosa che mi facesse sentire bene, che mi desse soddisfazione e che conciliasse i miei interessi. Ho ottenuto quello che volevo? Sì. Vorrei migliorarmi? Ho altri progetti? Sì, eccome!
Come nasce il nome? Per scherzo. Nei mesi prima di aprire il blog ho pensato e scritto tanti nomi, ma nessuno mi ha mai stuzzicata davvero. Poi un giorno, parlando a ruota libera, ho detto “Basta, io lo chiamo “Pappalardella”, almeno è un gioco di parole carino”. Mi ha fatto ridere. Il resto è storia.
Perché il motto “Una cucina positiva“? Perchè questo è il rapporto che voglio avere con l’alimentazione e che vorrei trasmettere a chi mi legge e a chi cucina le ricette che propongo. Nulla è vietato, possiamo mangiare tutto, possiamo avere un approccio positivo con quello che portiamo in tavola, senza restrizioni ma rimanendo bilanciati e in salute.
Siamo bombardati tutti i giorni da nuove diete, alimenti fit, beveroni miracolosi per compensare “pasti sgarro”, ma la verità è che non esistono pasti sgarro. Esistiamo noi e le nostre necessità, l’alimentazione è la base della nostra salute, fisica e psicologica. Possiamo mangiare seguendo le nostre voglie e il nostro corpo, ascoltando le nostre necessità e i nostri bisogni.
Non serve una dieta, serve sensibilità, per noi stessi e per il nostro corpo, una macchina meravigliosa che ogni giorni ci permette di vivere e ci sostiene.
Chi lo può sapere, dopo la laurea questa passione potrebbe conciliarsi con il lavoro. Forse è ancora troppo presto per dirlo!